Avishai Cohen unica data italiana al Teatro Romano di Verona

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Avishai Cohen unica data italiana al Teatro Romano di Verona

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Pubblicato da Verona.Photo in Teatro Romano · Venerdì 28 Mag 2021
Tags: TeatroRomano
Avishai Cohen, contrabbassista e compositore israeliano, nell’anno successivo al suo cinquantesimo compleanno, si esibisce in una data iconica ed unica in Italia al Teatro Romano con il tour “Avishai Cohen 50:50:50”, per presentare in particolare il suo ultimo album “Arvoles” uscito nel 2019 per l’etichetta indipendente da lui fondata, RazDaz Recordz. Registrato negli apprezzati Studios Nilento in Svezia, questo progetto musicale offre nove composizioni originali con un nuovo punto di vista che non disdegna una matrice soul, affrontata precedentemente anche con 1970. L’unico e solo concerto dell’artista si terrà il 24 giugno (ore 21.15) al Teatro Romano di Verona, organizzato da International Music And Arts in collaborazione con Veneto Jazz nell’ambito di Verona Jazz, manifestazione inserita nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese.
Nato il 20 aprile 1970, Avishai Cohen è un artista il cui percorso verso il riconoscimento internazionale è stato a dir poco straordinario. Un virtuoso contrabbassista, compositore e cantante che lasciando Israele, suo Paese natale, arriva a New York giovanissimo per studiare jazz. Dopo essersi dedicato completamente all’arte dell’improvvisazione, lavorando per le strade della Grande Mela e studiando teoria al college, è arrivato ad esibirsi con uno degli artisti più prestigiosi che si possano immaginare: l’iconico pianista Chick Corea.
Avishai però ha continuato a studiare per poter creare negli anni una band di cui essere il leader e poter registrare i suoi album sotto la propria etichetta discografica, costruendo così una fan base fedele già dalla fine degli anni ’90. È stato presto evidente che Cohen cercava di portare il concetto di “villaggio globale” sia nelle canzoni, sia nelle band in cui suonava. Il suo messaggio era chiaro: unità. Il progetto 50:50:50 risuona con lo spirito di inclusione e solidarietà che ha definito da sempre la musica di Cohen.
Nel corso del tempo ha fornito diverse opportunità ai giovani artisti emergenti, come ha fatto una volta Corea per lui. La decisione di Cohen di suonare con musicisti che sono poi diventati leader a loro volta ne è la prova. Nel tour Avishai Cohen presenta in particolare il suo ultimo album Arvoles, che significa “alberi” in Ladino (la lingua antica parlata dai Sefarditi, popolo della diaspora), uscito nel 2019 per l’etichetta indipendente da lui fondata, RazDaz Recordz. Registrato negli apprezzati Studios Nilento in Svezia, questo progetto musicale offre nove composizioni originali con un nuovo punto di vista che non disdegna una matrice soul, affrontata precedentemente anche con 1970.
Nel disco e sul palco è accompagnato dall’amico, pianista e compositore Elchin Shirinov dall’Azerbaijan, che si è lasciato ispirare dai grandi e ha sempre saputo che sarebbe diventato un musicista jazz, e dal creativo Noam David, batterista e compositore dallo stile ricco e dalle complesse sonorità poliritmiche che ha contributo alla crescita della scena musicale in Israele ed è al fianco di Avishai da molti anni.


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